C’è anche (e forse soprattutto) l’amicizia a far da lievito nell’export di Rustichella d’Abruzzo, l’azienda produttrice di pasta di semola artigianale nata oltre 90 anni fa in Abruzzo e oggi diffusa col suo brand in 70 paesi al mondo e con un fatturato che deriva per l’85% dalle vendite all’estero. Si tratta di un’impresa dalle piccole dimensioni: 45 dipendenti, proventi 2015 a 10 milioni di euro (in crescita nell’arco di tre anni tra il 5 e il 7 %) ma esportazioni al top (45% nel Nord America, 25% in Europa, 20% in Asia).
Ascoltando il racconto di Gianluigi Peduzzi,
«All’inizio – aggiunge Peduzzi – abbiamo cercato distributori italiani, che avessero l’idea di diffondere prodotti di qualità artigianale come la intendiamo noi. Una qualità fondata su pasta di semola trafilata al bronzo e lunga essicazione a bassa temperatura. Poi l’obiettivo è stato innanzitutto trovare il miglior partner della zona. Sono i rapporti fidelizzati nel tempo a portare più frutto, come quello ultraventennale con il nostro distributore statunitense. Con lui abbiamo aggiunto ogni anno città a città, ideato il marketing e scelto le fiere a cui partecipare».
Negozi al dettaglio qualificati, catene che vendono le eccellenze del mondo ed e-commerce sono i canali distributivi preferiti da Rustichella d’Abruzzo. Azienda che è impegnata all’estero, attualmente, su due fronti: rafforzare la presenza sui mercati “storici” (Usa, Canada, Australia, Giappone, Germania e Francia) e proseguire nell’espansione in Asia: Thailandia, Corea del Sud, Malesia, Cina. L’azienda abruzzese, nel febbraio del 2013, ha aperto un suo pastificio in India, in joint-venture con un’impresa locale. «Non è stata una delocalizzazione – sottolinea Maria Stefania Peduzzi,

sorella di Gianluca e delegata alla comunicazione – ma un trasferimento di know-how in un Paese emergente. L’idea di produrre pasta all’estero era già nei programmi aziendali e familiari, ma la decisione di fare il pastificio in India fu supportata da un viaggio di mio fratello nel 2005, nel corso del quale gli fu detto che il Paese aveva bisogno di mattoni per costruire e di pasta italiana».
La governance di Rustichella è completata da Giancarlo d’Annibale
Il sito di Rustichella d’Abruzzo